Le telenovelas sull'acqua corrente




C'eravamo inventati una lingua tutta nostra la tazzina capovolta del caffè a colazione nel lavandino voleva dire che non vedevi l'ora di tornare a pranzo, io che non la lavavo voleva dire che te ne potevi stare fuori tutto il giorno, che mi avevi fatto adirare proprio durante la notte a scalciare, scalciare, scalciare sempre; quando ci arrabbiavamo correvamo in bagno e tenevamo aperti i rubinetti per lasciar fluire l'acqua e la rabbia per calmarci, gridavamo sull'acqua corrente, eravamo così lontani dal mare che non riuscivamo a vederlo nemmeno in tv - non ce l'abbiamo mai avuta la tv così ti facevo sedere in salotto e mimavo quelle telenovelas sudamericane con il mio falso accento spagnolo ed era tutto un ridere e lacrimare insieme, non si capiva mai il confine fra le due cose, creavo storie tragiche diversa dalla nostra, che era tranquilla serena tranquilla veramente, raramente aprivamo i rubinetti se dobbiamo dirla tutta ma.
Ma mi ricordo quella volta in cui è venuto giù tutto il mare dal rubinetto perché eravamo al supermercato e non avevi preso bene la mia premura per la cassiera che mi chiedeva spiccioli con quel visino piccolino e quegli occhiettini così carini da cerbiattino, così le ho dato tre euro e sessantatre - il costo di un vasetto di marmellata e di una caramella mou - tutti da dieci cinque due un centesimo, roba da svuotarmi le tasche, ed eri furente perché se fosse per te non dovrei rispondere neanche alle mail di Legambiente che ci chiede di fare la raccolta differenziata e noi la facciamo da anni ormai, differenziamo i nostri sprechi, li limiamo al minimo, quindi non glielo dici  un bel "oh ma che cazzo vuoi ancora" a Legambiente?, e capito che così.
Così che il lavandino si riempiva tutto e l'acqua fuoriusciva e si allagava il bagno, bagnava il tappeto, le nostre pantofole, i pantaloni, ci stavamo dentro fino al collo in quel litigio ma questa volta per davvero, fin quando non hai capito che bastava aprire togliere il tappo - svuotarti di quel limpido capriccio - per far sgorgare tutto via e ritornare bagnati fradici in noi.

2 commenti:

  1. allagamento di gelosia ^^
    l'accento spagnolo e una sana risata, porta tutto via.
    Hai descritto bene la quotidianità di una coppia ordinaria che però funziona proprio, lei gelosa delle stupidaggini, lui che si arrabbia per le scemenze. Tutti e due scemotti. Fatti quindi l'uno per l'altra, meglio delle telenovelas.
    "fin quando non hai capito che bastava aprire togliere il tappo - svuotarti di quel limpido capriccio - per far sgorgare tutto via e ritornare bagnati fradici in noi."

    RispondiElimina
  2. È davvero bello il modo in cui sei riuscito a dipingere la quotidianità rendendola speciale. D'ora in poi, aprire un rubinetto non avrà più il solito suono :)
    Bello davvero!

    RispondiElimina