Parole dentro labbra - 100


Tu mi dicevi che ti mancavo, e io ti dicevo No, e tu mi chiedevi No cosa? E io No, ti dicevo. E tu mi chiedevi: No che non mi sei mancato o no che io non manco a te, mi dicevi, e io ti dicevo No. No che io non ti manco, dicevo. E tu mi baciavi come se il bacio fosse un certificato di mancanza, il bacio. Non è un certificato di mancanza, dicevo, il bacio. Tu mi baciavi le orecchie e a me dava un po' fastidio e un po' no, No, dicevo, no non ti sono mancato, e mi baciavi le orecchie che mi dava un po' fastidio, che quando non ci sei non ci sono le tue labbra fra me e il mondo, mi sento sempre scoperto come al mattino d'inverno che ti svegli senza lenzuola addosso, che non si sa come, non si sa. Senza le tue labbra su di me, sento tutto. Sento troppo e tutto, senza di te su di me, senza labbra. Non te lo dicevo, ti dicevo che non credevo che mi dicevi che ti mancavo e intanto mi baciavi, e io parlavo, pure che mi baciavi io parlavo lo stesso, labbra dentro labbra, ho piantato le mie parole dentro di te, di me che ti dicevo che non ci credevo anche se mi baciavi. Che il bacio non è un certificato di mancanza, dicevo, non è come le giustifiche a scuola, ma tu non lo sentivi perché mi baciavi. Non sentivi niente, neanche quando ti dicevo che pure tu mi mancavi, andavo in giro senza addosso i tuoi baci sulle orecchie, pensavo che a dirtelo dentro, questa cosa qui, ti sarebbe rimasta questa cosa qui, parole dentro labbra, dalle mie alle tue, ti sussurravo questa cosa qui. E allora bisbigliavo Noi, mentre ci baciavamo, che tu non lo sentivi ma io lo dicevo Noi, così sapevo che io e te eravamo in te, nei nostri baci, noi.

1 commento:

  1. che prendi le parole tue degli altri tue e poi le metti qui lì un po' qui e un po' lì. e allora uno che fa? fa che ti segue per strada che lasci lettere come briciole e uno le briciole le mangia se la bocca ha fame. e la fame non si ferma se non si mangiano le parole. e tu puoi farci quello che vuoi, metterci un po' d'acqua e con l'acqua le parole e poi con le mani le impasti e quelle lievitano e noi le guardiamo mentre crescono come quando stai davanti al forno per vedere se è tutto cotto. è cotto come il pane quello che tu scrivi. buono come il pane, buono come il pane buono. e che fa uno col pane buono? se lo mangia che la bocca ha fame e se la fame non passa bisogna proprio che continui a impastare le parole. bisogna proprio. bisogno io. proprio tu. del pane buono che sei tu.

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