vite appese a un filo del mouse con le mollette del vento - 55



perché avvertirei una sensazione di pace - quando la vita ormai diviene più simile al silenzio più esatto - se potessi prendere i miei pensieri e attorcigliarli a un filo, lontano da qui. prenderei tutti i fili dei vecchi computer - del mouse, delle stampanti spente - e li annoderei in un unica storia, la attaccherei fuori dalla finestra, in balia del cielo, e del vento che viene sempre da qualche parte, e mai da qui. ed è la testa che ha bisogno di estate - di togliersi magliette e jeans che soffocano il sudore dei ragionamenti cinici - e sono io che ho bisogno di restare assolutamente qui, non andare, fare un viaggio rimanendo nello stesso posto, riscoprendo gli angoli già percorsi e rivederli come nuovi, non sgualciti - perché se lo chiami viaggio uno pensa che deve muoversi coi piedi, invece è viaggio anche quello che fai con la testa, la dondoli un po' a sinistra e il gioco è fatto. e se molto spesso ti sembra di stare fermo, immobile, sai che la terra viaggia di 30 kilometri al secondo anche se stai seduto a guardare il passato, che invece si allontana da te più di quello che immagini; anche perché anche tutto il sistema solare si muove, e anche la via lattea e tutto l'universo insieme.
Non siamo immobili, mai.
Non puoi fermare nulla.

Togli la maglietta ai tuoi pensieri e appendilo tra te e il cielo.

1 commento:

  1. viaggiamo anche stando fermi...è vero...e spesso a che velocita'! :)

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